venerdì 9 novembre 2012

Rame di Napoli


Per i morti dalle nostre parti è tradizione mangiare le Rame di Napoli, l'antichissima ricetta delle Rame di Napoli risale al periodo del Regno delle due Sicilie. Si dice, infatti, che i Borboni, dopo l'annessione della Sicilia al Regno di Napoli, coniarono una nuova moneta in lega di rame che sostituisse quelle più ricche in lega d'oro e d'argento. I catanesi, in onore del nuovo regno, realizzarono a loro volta la versione pasticcera della nuova moneta in rame. Le Rame di Napoli nascono come dolce povero, infatti inizialmente si facevano con gli scarti e i ritagli di altri dolci (proprio come la nuova moneta che nasceva da leghe più povere).
Le rame di Napoli si mangiano nel periodo delle festività dei defunti. Si trovano in tutte le pasticcerie, bar, panifici e supermercati di Catania e provincia per tutto il mese di novembre. Originariamente le rame venivano regalate ai bambini buoni il giorno dei morti inseime ad altri doni, dai loro cari defunti. Si trattava di  un modo saggio e intelligente per far conoscere ai bambini i propri avi e le proprie radici, per non fargli dimenticare parenti e amici defunti e soprattutto per fargli creare un legame con loro. Per tutti noi, non più bambini, il giorno dei morti era il nostro vero natale...e i morti (anche se puà sembrare un po' macabro) erano i nostri BabboNatale. Ma ormai questa tradizione, a causa sia della moda, made in Usa, di scabiarsi i doni a Natale e sia festeggiare di Halloween, è in via d'estinzione... purtroppo!

Tornando alle Rame... si tratta di biscotti speziati sofficissimi al cacao e ricoperti di cioccolato. Sono una goduria  per il palato e una delizia per l'olfatto, primo perchè hanno un gusto unico e secondo perchè appena sfornati emanano un'aroma meravigliosa.
Trovare la ricetta originale credo sia impossibile. Io, dopo averne sperimentate diverse, ho creato la mia, calibrando gli ingredienti e perfezionando di volta in volta le dosi. Devo ammettere che il risultato è più che soddisfacente e chi li ha assaggiati mi ha detto che sono più buone di quelle che si trovano in pasticceria, io garantisco sulla geniunità...
Eccovi la mia versione:
200 gr di zucchero semolato
100 gr di cacao amaro
12 chiodi di garofano
buccia secca di un arancia o buccia grattiggiata di un arancia
1 cucchiaino da tè di cannella
2 cucchiaini da tè di  essenza di vaniglia
2 cucchiai di miele
500 gr di farina 00
400 gr di latte
100 gr di burro sciolto
1 busta di lievito per dolci
Per la glassa
160 gr di burro
200 gr di cioccolato fondente
200 gr di cioccolato bianco
Pistacchio in polvere

Il procedimento è piuttosto semplice bisogna tritare finemente i chiodi di garofano e la buccia d'arancia, quindi unire tutti gli altri ingredienti in modo che risulti un impasto cremoso. Preparare un placca rivestita da carta forno e mettere l'impasto a cucchiate, potete aiutarvi con un cucchiaio bagnato per dare meglio la forma. Mettere in forno caldo a 180° per 10 minuti.
Preparare la glassa facendo fondere insieme il burro con il cioccolato, 80 gr di burro con il cioccolato fondente e il rimante burro con il cioccolato bianco. Appena freddi passare i biscotti sulla glassa e decorarli a piacere.



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